"E mi accorgo di camminare su un gigantesco segno uguale.
Sento un tuffo nel petto.
Immagino sia il cuore.
Il segno uguale è proprio sotto i miei piedi.
Sto attraversando e sto andando verso l'altra parte del per sempre."
Ginny Moon è una ragazzina che nella vita ne ha passate tante.
Per nove anni ha dovuto convivere con la madre, Gloria, violenta e aggressiva tossicodipendente, e con il fidanzato di essa, Donald, uomo perverso e viscido.
Ha subito abusi, molestie e violenze fisiche e mentali che l'hanno lasciata allo stremo delle forze.
Per questo Ginny, anche cinque anni dopo, in una famiglia affidataria che la ama e le vuole bene, tiene la bocca chiusa per non far vedere i suoi pensieri, non esprime i suoi sentimenti, si chiude spesso in se stessa a riflettere, elaborando articolati piani per raggiungere il suo obiettivo, senza far entrare nessuno davvero nella sua vita.
Ginny Moon infatti è una ragazzina autistica, e c'è una sola cosa che le impedisce di vivere tranquillamente con la sua nuova famiglia, una cosa che ha lasciato nella sua vecchia vita, e che deve riprendersi a tutti i costi.
Nel romanzo, pubblicato da Harper Collins, di Benjamin Ludwig, insegnante inglese, si parla in modo umano e sensibile di temi seri e discussi come l'Autismo e la violenza domestica.
La voce narrante di Ginny è pura e innocente come solo quelle dei ragazzi sanno essere.
Ho percepito il ibro come un viaggio introspettivo nella mente della giovane protagonista, animato in modo frenetico e sconvolgente dai continui pensieri e piani complessi che la mente di Ginny elabora e del modo nel quale li mette in atto.
L'autore scrive questo romanzo basandosi su esperienze personali, infatti è anche lui, come Brian, il padre "per sempre" di Ginny, l'orgoglioso padre adottivo di una splendida ragazza autistica: e questo, a parer mio rende il suo racconto ancora più vero e interessante.
"A bocca chiusa non si vedono i pensieri" è un romanzo semplice e complesso allo stesso tempo, che sa incollare i lettori a esso quasi magneticamente, che racconta, come proclama il "Publishers Weekly", la forza e la fragilità dei legami familiari, ma soprattutto è un romanzo autentico nelle moltitudini di emozioni contrastanti che sprigiona.
Sofia Perri
III B
"Il Guercino"
Istituto Comprensivo 9, Bologna